Penry Williams-Vista in lontananza di San Pietro, Roma, 1840
Carlo
mio. Se tu credi che quegli che ti scrive sia Giacomo tuo fratello,
t'inganni assai, perchè questi è morto o tramortito, e in sua vece
resta una persona che a stento si ricorda il suo nome. Credi, Carlo
mio caro, che io son fuori di me, non già per la maraviglia, chè
quando anche io vedessi il Demonio non mi maraviglierei:
e delle gran cose che io vedo, non provo il menomo piacere, perchè
conosco che sono maravigliose, ma non lo sento, e t'accerto che la
moltitudine e la grandezza loro m'è venuta a noia dopo il primo
giorno. E perciò s'io ti dico d'aver quasi perduto la conoscenza di
me stesso, non pensare nè alla maraviglia, nè al piacere, nè alla
speranza, nè a veruna cosa lieta. Sappi, Carlo mio, che durante il
viaggio ho sofferto il soffribile, come accade a chi viaggia a spese
d'altri, e di tale che cerca per ogni verso e vuole i suoi più
squisiti comodi, sieno o non sieno compatibili cogli altrui. Ma ciò
non ostante, per tutto il viaggio ho goduto, e goduto assai, non
d'altro che dello stesso soffrire, e della noncuranza di me, e del
prendere ogni momento novissime e disparatissime abitudini. E mi
restava pure quel filo di speranza, del quale io sono capace, che
senza infiammare nè anche dilettare, pur basta a sostenere in vita.
Ma giunto ch'io sono, e veduto questo orrendo disordine, confusione,
nullità, minutezza insopportabile e trascuratezza indicibile, e le
altre spaventevoli qualità che regnano in questa casa; e trovatomi
intieramente solo e nudo in mezzo ai miei parenti (benchè nulla mi
manchi), ti giuro, Carlo mio, che la pazienza e la fiducia in me
stesso, le quali per lunghissima esperienza m'erano sembrate
insuperabili e inesauribili, non solamente sono state vinte, ma
distrutte. Come inespertissimo delle strade, io non posso uscir di
casa, nè recarmi in alcun luogo, nè restarvi, senza la compagnia di
qualcuno della famiglia; e conseguentemente, per quanta forza io
voglia fare in contrario, sono affatto obbligato a far la vita di
casa Antici; quella vita la quale noi due, ragionando insieme, non
sapevamo qual fosse, nè in che consistesse, nè come potesse
reggersi, nè se fosse vita in alcun modo.